La mobilitazione continua

Come movimento per l'acqua ci teniamo, quindi, a denunciare la gravità
di questa decisione in quanto assume un significato che va ben al di là del
contenuto specifico del ricorso e attiene maggiormente a principi quali il
rispetto degli strumenti di democrazia diretta garantiti dalla Costituzione,
ovvero il referendum, e il rispetto della volontà popolare. Infatti, ribadiamo
che il metodo tariffario predisposto dall'AEEG viola palesemente l'esito del
secondo referendum sul servizio idrico del giugno 2011, quello che ha abrogato
la remunerazione del capitale investito nelle tariffe.
Come movimento per l'acqua proseguiremo la mobilitazione e le campagne
volte alla piena e reale attuazione degli esiti referendari, attraverso la
Campagna di Obbedienza Civile e quella per la ripubblicizzazione del servizio
idrico, e valuteremo, entro breve, l'opportunità di ricorrere in Consiglio di
Stato.
Roma, 27 Marzo 2014.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Depositata la legge nazionale per l'acqua pubblica e partecipata
Una legge in attuazione dei referendum 2011
Una legge in attuazione dei referendum 2011

Il testo della proposta di legge è
stato depositato attraverso la sottoscrizione di decine di parlamentari
afferenti a diverse forze politiche (Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia e
Libertà, Partito Democratico) in armonia con lo spirito che ha portato alla costituzione
dell'intergruppo Acqua Bene Comune, al quale hanno aderito più di 200
parlamentari.
La presente proposta di legge risponde, quindi, all'urgenza di dotare
il nostro paese di un quadro legislativo unitario rispetto al governo delle
risorse idriche come bene comune, introducendo modelli di gestione pubblica e
partecipata del servizio idrico,procedendo da subito alla ripubblicizzazione
dello stesso.
Tale testo, dunque, scaturisce dalla necessità di un cambiamento
normativo nazionale e risulta essere la reale e concreta attuazione dell'esito
referendario, che segni una svolta radicale rispetto alle politiche, che hanno
fatto dell'acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua
gestione.
Chiediamo quindi che il Parlamento avvii da subito la discussione di
questa legge proprio nel rispetto della volontà popolare chiaramente espressa
dalla maggioranza assoluta del popolo italiano con i referendum del 2011,
perchè ancora una volta si scrive acqua ma si legge democrazia.
Roma, 21 Marzo 2014.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
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